L’intervista di oggi è al dottor Marco Benatti, titolare di un suo studio in Verona e protesista dello studio ValeDent di Dossobuono.
Il dottor Marco ci conosce e collabora con noi da tanti anni, ne abbiamo sempre apprezzato le peculiari capacità nell’ambito protesico, la precisione delle impronte e delle preparazioni.
Ci sembrava clinico ideale con cui parlare di un argomento non solo tecnico, come gli intarsi, a cui abbiamo dedicato uno specifico post in ottica “marketing” che puoi leggere qui.
Perché l’obiettivo di INSILICO è essere non solo un fornitore di protesi, ma un partner affidabile e competente.
Al tuo fianco anche nelle attività manageriali del tuo studio.
L’intervista
Dottor Benatti buongiorno e grazie per questa intervista che ci ha concesso.
Grazie a voi, collaboriamo con molta soddisfazione da anni, mi sembrava doveroso.
L’argomento sono gli intarsi, che a lei piacciono molto vero?
Nella realtà è tutto l’aspetto estetico dell’odontoiatria che mi appassiona, dalla conservativa alla protesi.
Prima di parlare degli intarsi ci racconta la sua esperienza con la impronta digitale.
Devo dire che mi ci sono avvicinato con calma: avevo seguito dei corsi anni fa, ma i costi elevati abbinati alla non sempre soddisfacente precisione dei risultati mi avevano portato ad applicarmi nella tecnica di rilevazione delle impronte tradizionale, dove sono riuscito ad ottenere, almeno a giudizio dei tecnici con cui opero, uno standard di buona qualità.
Negli ultimi anni, con l’evoluzione del digitale, le cose sono cambiate: oggi gli scanner per la rilevazione delle impronte sono più affidabili, precisi, veloci.
Nelle mani di tecnici competenti consentono di ottenere manufatti protesici di assoluta precisione.
Parlando di intarsi quando li preferisce alla conservativa tradizionale?
Ritengo che gli intarsi siano la soluzione ideale nei casi in cui il dente da riabilitare non sia così compromesso da richiedere una corona, ma nemmeno così poco intaccato da poter essere ripristinato semplicemente con una ricostruzione diretta in poltrona.
L’intarsio consente una riabilitazione conservativa, rispettosa delle strutture residue dell’elemento e del parodonto, priva di tensioni al suo interno.
Contrariamente a quanto avviene invece nelle ricostruzioni dirette di ampie dimensioni.
Può inoltre essere cementato in sicurezza, data l’alta affidabilità dei moderni sistemi di cementazione adesiva.
Vi sono ad oggi sempre più casi in cui è lo stesso paziente che mi chiede se esistono soluzioni alternative alla otturazione in composito. Meno demolitive, più estetiche ed ugualmente affidabili rispetto alla conservativa o alla protesi fissa tradizionale.
In seguito vediamo un caso, su un settimo, che può essere abbastanza esplicativo, ce ne parla?
Certo, di solito in un settimo non è l’estetica la ragione di scelta, il paziente però voleva una ricostruzione solida, con il massimo risparmio di demolizione dei tessuti dentali residui, senza interessamento della gengiva marginale.
Inoltre non desiderava rimanere in poltrona a bocca aperta per un tempo troppo lungo, quello che sarebbe stato necessario se si fosse eseguito un restauro diretto tradizionale.
Il dente era stato sottoposto ad incappucciamento diretto della polpa circa 8 mesi prima ed era stato monitorato mensilmente con dei test, che ne avevano confermato il mantenimento della vitalità.
Si è proceduto in prima seduta con la procedura classica: anestetizzare la regione d’interesse, scegliere il colore, applicare la diga, rimuovere l’otturazione provvisoria e preparare il dente.
In questo caso l’impronta è stata rilevata con uno scanner intra orale della 3Shape.
Infine è stato applicato un cemento provvisorio resinoso, che non richiede l’uso di strumenti rotanti per essere rimosso. In seconda seduta, sette giorni dopo, si è nuovamente intervenuti con le procedure classiche di anestesia, applicazione della diga e rimozione dell’otturazione provvisoria.
La prova del manufatto realizzato da INSILICO è stata ottimale: si è dimostrato adeguato nei vari aspetti:
- Precisione dei margini
- Contatto con l’elemento adiacente
- Contatti occlusali con l’antagonista
- Risultato estetico
È stato quindi possibile cementarlo definitivamente, con ampia soddisfazione del paziente.
Grazie dottor Benatti, lieti di essere stati al suo fianco anche in questa occasione ed aver contribuito alla soddisfazione del paziente.
Grazie a voi, a presto.
La prossima intervista ha come argomento la chirurgia guidata, ne abbiamo parlato con il dottor Davide Brighenti.
A presto,
il team INSILICO
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